IN ZAIRE
Gli In Zaire amano definirsi uno “psychedelic tribal quartet”. Si tratta di quattro musicisti straordinari – Stefano Pilia (Massimo Volume, ¾ Had Been Eliminated), Claudio Rocchetti (3/4 Had Been Eliminated), Alessandro De Zan e Riccardo Biondetti (G.I.Joe) – che sul palco si dividono tra chitarra, batteria, basso, voci, percussioni, elettronica e turntable. Ne esce fuori un suono che mescola trip psichedelici, percussioni tribali e africane, echi dub-funk e molto altro, in un tour de force (letteralmente) micidiale.
BLIND BEASTS
Si sono formati relativamente da poco e stanno già facendo parlare molto di sé. E non solo perché di mezzo c’è Stefano Isaia, cantante dei Movie Star Junkies. Quello del quartetto torinese è un progetto nato prima come divertimento tra amici e poi è diventato un giochino dannatamente serio, con una materia sonora fatta di noise violentissimo e post-punk viscerale, su uno scheletro estremamente percussivo – qualcosa, insomma, che viaggia sulla stessa lunghezza d’onda di gente come gli Arab on Radar e i Sightings.
WELCOME BACK SAILORS
Prendete una certa attitudine sognante, diremmo dream pop e immergetela in un suono pieno di spazi aperti.
Mettete insieme chitarre ed elettronica, bilanciate in modo molto equilibrato. Un pizzico di nostalgia anni ottanta e di balearic pop.
Ritmi languidi che ti trasportano in modo dolce in un mondo sospeso temporalmente. Ecco, i Welcome Back Sailors, da Reggio Emilia, si possono raccontare più o meno così, uno dei progetti più freschi emersi in Italia nell'ultimo anno.
Della band è uscito il primo disco, "Yes/Sun", su We Were Never Being Boring.
BE MY DELAY
Be My Delay è il progetto nuovo di zecca di Marcella Riccardi, chitarrista e polistrumentista bolognese già coi Massimo Volume, Franklin Delano e Blake /e/e/e.
Stavolta però fà tutto da sola, con chitarra, voce e loop che generano un suono ipnotico, psichedelico, qualcosa che è blues nella sostanza se non nella forma.
Un live basato su chitarre effettate, percussioni, droni e ovviamente delay.
Un'esperienza sonora estremamente suggestiva che non vi lascerà indifferenti.
Quest'anno è uscito "To the Other Side", il disco d'esordio su Boring Machines.
PLASMA EXPANDER
I Plasma Expander non avrebbero più bisogno di essere presentati al pubblico del festival, ma la verità è che quest'anno saliranno sul palco ancora una volta in una veste rinnovata e con un live quasi completamente nuovo.
I Plasma proporranno un suono ancora più chirurgico e potente, fatto di groove e chitarre, ripetizioni e cambi improvvisi, impatto rock e attitudine avant - per un live ma sempre teso e spiazzante.
https://www.myspace.com/plasmaexpander
FATHER MURPHY
I Father Murphy sono reduci dall’uscita del loro ultimo album – No room for the weak del 2010, acclamato, come sempre, dalla critica – che li mostra in forma come non mai, tra omaggi a Leonard Cohen e litanie nere, all’interno di un suono oscuro e lacerato che mette in contatto psichedelia torbida e attitudine post punk. Una delle band più originali, intense e personali che esistano in Italia. Ma per davvero.
https://www.myspace.com/reverendmurphy
BOBSLEIGH BABY
I Bobsleigh Baby vengono raccontati così: i My Bloody Valentine che incontrano i Country Teasers con un tocco di atmosfere morriconiane. Insomma, più o meno. Due francesi e due italiani, due ragazzi e due ragazze, di base a Roma, con Cheb Samir (Normals, Yussuf Jerusalem, Capputtini I Lignu) a fare da collante, è una band che propone un garage rock’n’roll campagnolo e acido che si contamina di sonorità wave e atmosfere torbidissime.
MUSICA DA CUCINA
Musica da cucina dice moltissimo fin dal nome, letteralmente programmatico, che s’è scelto. Ovvero, come portare in giro per il mondo i suoni della cucina – immaginatevi oggetti casalinghi che potete trovare in quella stanza o in una tavola imbandita: ecco, roba così – accompagnandosi con chitarra, laptop e numerosi altri strumenti. Insomma, un live estremamente affascinante che però va molto al di là della curiosità verso l’impatto visivo e verso gli strumenti insoliti che vengono impiegati per ottenere i suoni…
https://www.myspace.com/musicadacucina
THEE OOPS
La nuova sensazione hardcore-punk italiana, ma già tenuta d’occhio a livello internazionale, non fosse che in giro se ne parla un gran bene e che loro escono per l’etichetta statunitense Slovenly Records (animata da cinque vecchie conoscenze della scena musicale sarda) gli Oops porteranno sul palco dell’Here I Stay le canzoni del loro album d’esordio: hardcore sputato e velocissimo con canzoni da massimo un minuto e mezzo, un suono sporco e violento che richiama la gloriosa epopea dell’HC punk anni ottanta, roba alla Black Flag o alla Minor Threat…
https://www.myspace.com/theeoops
TREES OF MINT
L’anno scorso Trees of Mint si è presentato al pubblico del festival con un live completamente rinnovato, basato su composizioni strumentali lunghe e dilatate, per chitarra e loop, con accordi minimali e sovrapposizioni di suoni che creavano variazioni sottili ma sempre più intense – tutto accompagnato da visual estremamente suggestivi. E quest’anno Francesco Serra presenterà dei nuovi brani, sempre nel solco di quel bellissimo concerto.
https://www.myspace.com/treesofmintFLYING SEBADAS
Torna all’Here I Stay una delle band più colorate, divertenti, festaiole e poppettare che abbiano mai calcato il palco del nostro festival… Quello che muove i Flying Sebadas è l’amore dichiarato verso le melodie perfette del pop sixties e quelle più sbilenche dell’indie rock anni novanta, un’attitudine scanzonatissima, un suono che passa dalle ballatone ai ritmi più ballabili, la voglia di divertirsi sul palco e di divertire il pubblico che va ad ascoltarli.
STAR SLINGER
Fra i nomi più interessanti e nuovi della scena elettronica britannica, per intenderci quella super hype e creativa di cui fanno parte anche Jamie XX e Gold Panda, c’è di sicuro STAR SLINGER. Il giovane producer inglese di Manchester, solo 24 anni, mette insieme beat di derivazione hip hop e dubstep assieme alla passione per il sampling più ricercato (o come racconta lui sul suo sito ufficiale dal soul al reggae passando per il rock e la wave anni ‘80).
Il risultato è l’ottimo 'Volume 1', che potete ascoltare in streaming gratuito sulla pagina Bandcamp di Star Slinger.
Se volete farvi un’idea intanto c’è il video di 'Mornin': un kaleidoscopico viaggio diretto da Alan Jensen (giovane videomaker che sta lavorando con il gotha della nascente scena elettronica anglosassone).
Star Slinger è il futuro, e se ne stanno accorgendo le etichette indie americane pronte a pubblicare ogni sua pubblicazione, Ep, Lp o remix che sia.
Sembra che il suo esordio uscirà per la Mexican Summer, label americana che sta mettendo sotto contratto alcuni dei più interessanti nuovi artisti della scena indie americana e inglese.
La sua canzone 'Mornin' ha fatto velocemente il giro del mondo tramite blog e forum, e vincendo anche il titolo di Best New Song of the Year (premio per nuovi artisti) da parte del prestigioso quotidiano inglese The Guardian.
La lista dei remix fatti da Star Slinger include Gold Panda, Childish Gambino, Broken Social Scene, The Go! Team e The Morning Benders, ed è anche stato in tour in Europa e USA girando con artisti di confine electro rock come Braids e Baths.
Ascolta gli ultimi lavori di Star Slinger, compreso il suo primo Lp 'Volume 1'
https://www.starslinger.net/home.html
BOB LOG III
Bob Log III viene definito un pazzo. Senza mezzi termini.
One-man band dagli Stati Uniti, sul palco fa tutto da solo e riesce a tirar fuori quello che viene considerato universalmente come uno dei live più selvaggi in circolazione.
Slide guitar bistrattata e pedali per la batteria in un mix furioso e marcissimo di blues del Delta, garage e punk.
Tutto questo vestito con una tuta da uomo proiettile e casco da motociclista.
Di lui Tom Waits ha detto: "it's just the loudest strangest stuff you've ever heard".
I suoi dischi sono usciti per etichette del calibro di Fat Possum, Epitaph, Voodoo Rhythm.
MOVIE STAR JUNKIES
Una delle live band più micidiali e intense che esistano in Italia – ma con vocazione internazionale – i Movie Star Junkies tornano a infiammare (letteralmente) il palco del festival con il loro garage blues ubriaco e il loro concerto di impatto straordinario, bruciante, spigoloso, senza compomessi.
Della band torinese è appena uscito lo split 7" coi Buzz Aldrin su Here I Stay Records.
ZU
Gli Zu sono con ogni probabilità la realtà musicale italiana più consolidata e conosciuta all'estero. Una di quelle band per cui vale l'espressione abusata: non hanno certo bisogno di presentazioni. In giro dal 1997, 14 cd pubblicati, collaborazioni con gente come Mike Patton, Dalek, Steve Albini, Melvins, ormai non si contano più le loro tournée internazionali.
Finalmente gli Zu tornano in Sardegna e incendieranno il palco dell'HIS Festival con quello che sanno fare meglio: un live potentissimo che mette insieme noise, jazzcore, grind.
IOSONOUNCANE
L'incontro tra una certa tradizione cantautorale italiana e l'elettronica più sporca e spigolosa.
Una voce esasperata, acida e graffiante che racconta le ossessioni dell'autore e guarda alla società in cui viviamo in modo satirico e beffardo. Iosonouncane è stata la vera rivelazione musicale italiana dell'anno scorso, con un album, La macarena su Roma, Trovarobato, acclamato dalla critica e da un pubblico in crescita costante.
BUZZ ALDRIN
I Buzz Aldrin sono ormai una bella certezza della scena musicale italiana. Hanno iniziato a farsi conoscere con una demo registrata in salotto, uscita poi su cassettina a tiratura limitata che ha fatto da antipasto al disco dell'anno scorso: la conferma definitiva, con un suono situato tra le avanguardie post punk, un garage e sfumature shoegaze..
Quest'anno è uscito il loro split in 7" coi Movie Star Junkies su Here I Stay Records.
DUKE GARWOOD
Una piacevolissima sorpresa dall’Inghilterra, Duke Garwood, bluesman londinese che gioca – in modo molto poco edulcorato – a bistrattare il blues, a sfilacciarne le fibre in direzione di un folk più psichedelico, ad accompagnarlo, a volte, secondo l’umore, verso una forma più o meno ruvida di avanguardia. Per amanti di personaggi come Tom Waits, Beefheart e Lanegan – ma non solo, ovviamente. Il suo ultimo disco, Dreamboatsafari, è uscito quest’anno per la Fire Records.
A CLASSIC EDUCATION
Reduci da una lunga tournée americana e in attesa di salire (unica band italiana ad avere questo privilegio) sul palco del Primavera Sound, i bolognesi A Classic Education sono pronti a portare anche all’Here I Stay Festival tutta la freschezza del loro pop shoegaze, dalle movenze a volte epiche, tirate, a volte più malinconiche e riflessive. L’ultimo EP “Hey There Stranger”, è uscito nel 2010 per la Lefse Records.
https://www.aclassiceducation.com/
https://www.myspace.com/aclassiceducation
NAIVE NEW BEATERS
I NAIVE NEW BEATERS dalla Francia, una delle nuove leve del rock europeo contaminata con la dance, nata dall'incontro nel 2005 da David Boring (voce), Martin Luther BB King (chitarra) e Eurobelix (batteria). I Naive New Beaters arrivano all’Here I Stay 2011 con tutto il loro carico di leggerezza, ironia, freschezza, divertimento, forti di un’attitudine decisamente scanzonata.
La band parigina contamina rock, electro e rap in modo molto personale.
Con il suo stile inimitabile, il trio si fa notare rapidamente nella scena rock di Parigi
e apre per band come Kills e Cassius.
I Naive New Beaters hanno pubblicato due EP ( "Bang Bang" e "Live Good")
che hanno riscosso un grande successo grazie al video di "Live Good".
Questo successo conferma il talento della band che da alla luce il suo primo album:
"Wallace" uscito nel maggio del 2009 che nella prima settimana è stato tra i primi 20 album più scaricati sul web.
20:00 - Be my delay
21:00 - Welcome Back Sailors
22:00 - Trees of Mint
24:00 - Duke Garwood
01:00 - A Classic Education
02:00 - Naive New Beaters
afterparty: djset
Special guest: A.Salis
incontro musicale
20:00 - Musica da cucina
21:00 - In Zaire
22:00 - Bobsleigh baby
23:00 - Buzz aldrin
24:00 - Thee oops
01:00 - Bob log III
02:00 - The Flying sebadas
afterparty: djset
20:00 - Blind beast
21:00 - Plasma expander
22:00 - Iosonouncane
23:00 - Movie Star Junkies
24:00 - Father Murphy
01:00 - ZU
02:00 - Star Slinger
afterparty: djset
29, 30, 31 luglio 2011 - Pozzo GAL, Ingurtosu - Arbus - Sardegna - Apertura cancelli ore 17:00
Biglietto singolo giornaliero 20 €
Tessera socio, che permette di entrare al festival per tutti e 3 i giorni 35 €.
Apertura cancelli ore 17:00
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